mercoledì 19 settembre 2007

E GLI ALTRI ATTORI DELLA SOSTENIBILITA'?




In questi giorni si sta tenendo a Roma la prima conferenza nazionale sui cambiamenti climatici.
Quali cause sono state individuate come determinanti del fenomeno?
Sono state sviluppate 16 aree tematiche che verranno illustrate da oltre 100 relatori,che aiuteranno a definire le nuove regole del gioco per non alterare il clima specialmente evitando il contributo al riscaldamento globale.

La Logistica ha un peso significativo?

Le emissioni dei veicoli(CO2, NOX,particolato,etc) sono tra le cause prime dell’effetto serra che incide primariamente sulle condizioni termiche e di umidità dell’aria.
Tutto il ciclo puo essere migliorato progettando meglio i prodotti,industrializzandoli tenendo in considerazione
il consumo energetico e di materie non rinnovabili.
Ma anche trasportandoli con l’ottica di
minimizzare l’impatto ecologico e recuperando il prodotto a fine ciclo con una attenzione puntuale sulla “reverse Logistics”.
Nessuno risolverà mai il problema con interventi singoli ma una diffusa consapevolezza puo spingere tutto il sistema a comportamenti “virtuosi”.
Vorremmo che tutti coloro che in un modo qualsiasi hanno realizzato interventi significativi in termini di riduzione dell’impatto ambientale di una attività,di un processo,odi un prodotto partecipassero con segnalaqzioni e stimoli alla nostra azione per la sostenibilità

Giuseppe Ricca

MEGLIO GLI OGM DEI PESTICIDI?





E il nucleare rispetto ai combustibili fossili?


Umberto Veronesi è molto esplicito nel rispondere a questi quesiti.
Gli OGM sono a torto demonizzati e comporano rischi molto inferiori a quelli dei pesticidi utilizzati in quantità massicce per arrivare agli stessi risultati di selezione e protezione delle colture e dei raccolti.
La diffusione di preparati disinfestanti altera sia l’aria che l’acqua in misura pesante e assai pericolosa,anche perché occorre aumentare continuamente i dosaggi se si vogliono ottenere risultati significativi.
Un ragionamentosimle viene svolto da Veronesi per l’energia.
Bisogna organizzare l’uscita dal fossile che comporta un emissione non eliminabile di inquinanti dannosi per la salute.La strada delle risorse rinnovabili è auspicabile ma anche il nucleare consente di eliminare le emissioni dannose e ha il vantaggio di arrivare a coprire il fabbisogno energetico in tempi certi e contenuti.
Occorre però risolvere i due aspetti ancora problematici:lo smaltimento delle scorie radioattive e lo smantellamento delle centrali a fine vita.
Sono due tipici problemi di “reverse” logistica molto complessi ma che non dovrebbe essere impossibile risolvere in tempi ragionevoli dato che in tutto il mondo si sta investendo per la loro soluzione.

Giuseppe Ricca

LA SOSTENIBILITA' SOTTO VARIE FORME




Gli aspetti della sostenibilità sono molteplici ed ogni giorno ne viene sottolineato uno nuovo sotto l’influsso delle azioni portate avanti dalle analisi dei tecnici,dai risultati delle ricerche, dagli sforzi dei governi di dare risposte concrete o per lo meno di creare una sensibilità che orienti “virtuosamente” i comportamenti.
In questi ultimi giorni sono stati oggetto di attenzione particolare due temi che voglio ricordare brevemente.

Gli OGM

Questo sembra il mese delle preoccupazioni per gli OGM.
28 Associazioni si sono date appuntamento a Roma per la campagna della “Coalizione Italia Europa liberi da ogm”.
Al tema è interessato direttamente il comparto agricolo e agro-industriale che vale il 15% del PIL .
Chi punta agli organismi geneticamente modificati enfatizza la produttività acquisibile e le caratteristiche che possono allungare il ciclo di conservazione e utilizzo dei prodotti cosi ottenuti.
Ma la resistenza delle colture ai pesticidi e la introduzione di manipolazioni genetiche per assicurare le caratteristiche organolettiche e aromatiche fanno temere una pericolosa e forse non controllabile alterazione delle produzioni agroalimentari.
L’incertezza sulle conseguenze consiglia a tutti la massima prudenza:per ora abbiamo pochissimi terreni in Europa coltivati con ogm.Dati i rischi non quantificati né quantificabili a breve è meglio sicuramente scegliere la soluzione più compatibile e non introdurre nuove colture potenzialmente rischiose.


Il prezzo dei cereali

In questi giorni si sono confrontate due linee tematiche contraddittorie sul tema del prezzo di grano,mais e cereali in genere.
Guardando al potenziale uso dei cereali per produrre carburanti - impiego di risorse rinnovabili per limitare i consumi di idrocarburi non rinnovabili- abbiamo letto dati impressionanti sulla crescita del prezzo che tali applicazioni hanno avuto e ancor più potranno avere in futuro sul mercato del mais e degli altri cereali,per la potenziale estensione delle aree impiegate,sottrate alle colture per usi alimentari.
D’altro lato abbiamo sentito i protagonisti,Coldiretti in particolare, appellarsi al Governo segnalando che mentre il pane è cresciuto del 750% dal 1985 ad oggi ,il grano nello stesso periodo ha mantenuto lo stesso prezzo!

Cosa fare?

Le informazioni disponibili non mi sembrano sempre coerenti e sufficienti a formarsi una visione precisa.
Emerge però con grande evidenza che stiamo operando sempre più al margine del sistema e che questo ci puo portare a superare i limiti della sostenibilità in moltissimi campi della attività umana.

La filosofia della logistica sostenibile ci potrebbe venire incontro per applicazioni anche fuori dal campo strettamente logistico e viceversa questi temi che preoccupano in modo crescente gli uomini e

e le donne del pianeta dovranno entrare a far parte della base di prudenza di ognuno di noi.

Giuseppe Ricca


LA SOSTENIBILITA' E IL SACCHETTO DELLA SPESA


L’ultimo anello della catena logistica


In Europa si consumano ogni anno 100 miliardi di sacchetti di plastica.
Un sacchetto impiega 200 anni per decomporsi naturalmente . Per accelerare il processo si inquina emettendo gas serra ,che si aggiunge a quello prodotto durante la fabbricazione ottenuta da idrocarburi.
Per produrre i sacchetti consumati annualmente si utilizzano 700 mila tonnellate di petrolio e si emettono 1,4 milioni di tonnellate di CO2.
Si puo cambiare il materiale usato producendo sacchetti biodegradabili ?
A Bruxelles si è discusso del problema proprio nel centenario della invenzione della plastica durante un convegno organizzato dal mondo agricolo europeo che ha proposto di usare il materiale biodegradabile al posto del petrolio:granturco,oliodi girasole,e vari prodotti agricoli.
Dai resoconti dei convegni non risulta però chiaro qunto costerebbe oggi il nuovo sacchetto e quali volumi bisognerebbe raggiungere per portare il costo a essere compatibile.
Ma non solo i sacchetti,anche le bottiglie e i contenitori vari oggi realizzati in plastica
potrebbero essere prodotti partendo da materiale biodegradabile di origine agricola.
Per trovare la giusta risposta economica nel valorizzare il costo delle alternative bisogna però considerare tutto il ciclo, dalla produzione allo smaltimento,nel rispetto degli obiettivi di riduzione sistematica delle emissioni complessive . Inoltre occorre valutare il vantaggio di contenere ogni volta che è possibile il consumo di risorse non rinnovabili a favore di materie riproducibili.
Se ne è parlato al Forum internazionale ,organizzato dalla Coldiretti con il gruppo Ambrosetti “Dal territorio la salute per la nuova Europa”.
L’Italia spinge in questa direzione con convinzione,per sostituire entro il 2010 i sacchetti di plastica con quelli ricavati dal mais,secondo quanto annunciato dal Ministro per l’Agricoltura Paolo de Castro.
Speriamo si avveri il tutto e chiediamo contributi e sugerimenti per accelerare il processo e ridurre l’impatto dell’ultimo anello della catena logistica sull’ambiente.

Giuseppe Ricca